Un turismo "su misura" per ripartire dopo il Covid19

Alice

Area tematica: Faccio impresa

Alice è beneficiaria del bando Creazione d’Impresa – Microcredito, promosso dalla Regione Toscana nell’ambito di Giovanisì tramite il quale ha creato un azienda a Siena nell’ambito turistico. Lei e le sue socie stanno ora mettendo in campo nuove iniziative per ripartire in seguito alla fase più acuta dell’emergenza Covid19.

Alice, ci racconti di cosa si occupa la tua azienda?

La nostra azienda si chiama Polaroad nasce da un’idea: fondere la fotografia istantanea con la valorizzazione del territorio. Per farlo io e le mie due socie abbiamo scritto dei libri-guide sulla nostra amata città, Siena, che prevedono degli itinerari turistici narrati a tappe. Per ogni tappa dell’itinerario è presente un’illustrazione, un aneddoto legato alla storia della nostra città e lo spazio per attaccare una polaroid. Quindi i turisti che si affidano a noi per visitare Siena, noleggiano nel nostro negozio le macchine fotografiche istantanee e, alla fine del tour, tornano a casa con un kit ricordo: un libretto con storia e racconti su Siena, illustrato con le foto istantanee scattate da loro durante il tour.

Questa idea nasce prima di tutto dalla grande passione per la fotografia instantanea che accomuna me e le mie socie: in un’era digitale in cui non si stampa più nulla e le foto rimangono spesso all’interno dei nostri devices senza la possibilità di essere sfogliate o riguardate a distanza di tempo; ci piaceva l’idea di tornare al cartaceo, stampando, in pochi minuti, delle immagini che segnano attimi e ricordi. Abbiamo voluto unire la passione per questo all’amore per la nostra città natale Siena, nella quale volevamo vivere e lavorare. Ad esempio Giulia, una delle socie, lavorava da dieci anni in Svizzera, ed è tornata per fondare questo progetto e riavvicinarsi alla sua città. Io invece mi sono laureata in lingue, con una specializzazione nel campo dell’educazione e infatti nelle nostre attività sono sempre presenti delle varianti adatte ai bambini: dei tour turistici a misura di bimbi con cacce al tesoro, fiabe, e storie fantastiche legate alla nostra città. Insomma, abbiamo deciso di metterci in gioco così e, grazie al bando Microcredito promosso dalla Regione Toscana all’interno di Giovanisì, questo sogno è diventato realtà.

La crisi legata all’emergenza Covid19 ha toccato anche la vostra attività, come è cambiata e quali iniziative avete in mente per ripartire?

La crisi ci ha colpito particolarmente, poiché abbiamo fondato la nostra azienda lo scorso anno, e questa per noi era l’estate in cui avevamo messo in campo maggiori reti di collaborazione con strutture ricettive e agenzie di viaggio. Quindi ci aspettavamo di valorizzare e far conoscere bene la nostra impresa. Come penso a tutte le aziende nel campo turistico, il Covid ha completamente stravolto i nostri piani: abbiamo dovuto fermare tutto e riprogrammare. Per ripartire stiamo puntando prima di tutto sui punti di forza che contraddistinguono il nostro progetto, anche in questa situazione nuova: ad esempio il fatto che le nostre sono tutte attività che possono essere svolte in totale sicurezza (i materiali che forniamo sono tutti sanificati), all’aria aperta e in piccoli gruppi, anche in famiglia o fra amici.

Il settore turistico è sicuramente uno dei più colpiti dalle misure restrittive per il contrasto dell’epidemia, su cosa è necessario puntare, secondo te, in un momento come questo, per rilanciare un’attività in quest’ambito?

Sicuramente non è facile e bisogna ripensare e rinnovare molte delle modalità e delle certezze del passato. Dal nostro punto di vista quello che sicuramente può essere una leva per la ripartenza è immaginare il turismo come qualcosa non di massa ma su misura, con attività ed esperienze all’aria aperta da fare godendo a pieno del patrimonio storico artistico che ci regala la nostra città. Anche targettizzare molto le iniziative è importante: per noi ad esempio una marcia in più sono gli itinerari pensati per famiglie e bambini, in cui ognuno trova il suo posto e la sua dimensione.
Infine in questo momento di crisi c’è sicuramente bisogno di pensare in grande: noi ad esempio stiamo continuando a lavorare sull’idea, che avevamo già prima dell’arrivo della pandemia, di poter esportare il nostro modello di business anche in altre città turistiche, della toscana e non solo.

Intervista pubblicata il 16 giugno 2020

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